Un caso diplomatico in seno alla Nato, che rappresenta probabilmente la punta visibile del complesso iceberg del deterioramento dei rapporti tra Stati Uniti e Ungheria.
Quest’ultima chiede chiarimenti sullo status di “persone non grate” sul suolo americano, affibbiato a sei funzionari, accusati da Washington di corruzione.
“Sono membri del governo, ufficiali governativi, persone che hanno a che fare col governo. È per questo che abbiamo informato il governo”.
Dei sei non sono stati resi noti i nomi. Si ipotizza che vi sia, tra gli altri, la presidente dell’autorità nazionale fiscale, Vida Ildikó.
Budapest, negli ultimi anni, è sovente arrivata ai ferri corti con Usa e Unione Europea, a causa di quella che viene definita una deriva autoritaria “putiniana” intrapresa dal primo ministro Viktor Orban.
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